Cattedrale San Cerbone Vescovo

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DUOMO DI MASSA MARITTIMA
Basilica Cattedrale di San Cerbone

La Cattedrale di Massa Marittima, dedicata a San Cerbone (primo Vescovo della Diocesi), sorge sopra una solenne scalinata posta in obliquo rispetto alla piazza principale della cittadina di Massa Marittima. L’effetto urbanistico proposto dall’edificio, che viola le consuete prospettive architettoniche, ne fa un esempio forse unico al mondo. La costruzione fu iniziata a partire dall’XI° sec. e costituisce un notevole esempio di architettura romanico-gotica. Grandi artisti hanno partecipato con le loro opere alla sua realizzazione: Giovanni Pisano, Goro di Gregorio, Segna di Bonaventura, Giroldo da Como e Duccio da Boninsegna. Dopo dieci anni di restauri, è ritornato visibile l’interno della cupola, che ha riservato una magnifica sorpresa. Oggi possiamo stabilire che la cupola appartiene alla prima edificazione dell’edificio romanico e a ciò si devono le pitture del motivo a simulazione architettonica, gli affreschi con i simboli dei 4 Evangelisti e le storie di San Cerbone. L’autore di tale opera è stato identificato in un pittore pisano: Enrico di Tedice.

La facciata è in stile pisano del XI-XII secolo, e il portale che vi si apre è sormontato da un architrave con un bassorilievo che rappresenta alcune scene della vita di San Cerbone, vescovo di Populonia e patrono di Massa Marittima. La facciata, divisa su più livelli, è ricca di colonne, archetti e statue del celebre scultore Giovanni Pisano. Tutta la struttura è decorata da una serie di archi ciechi e da figure simboliche di animali dal significato apotropaico. Sulla facciata si apre la porta principale, che presenta nei cinque pannelli le Storie di San Cerbone.

Il corpo centrale consta di un impianto basilicale a tre navate, separate da colonne di travertino, a cui si aggiunge l’abside, il cui aspetto odierno è frutto dell’ampliamento portato avanti nel corso dei secoli. Qui è possibile ammirare numerosi dipinti e capolavori scultorei. A sinistra della porta d’ingresso, sotto un trittico trecentesco raffigurante la Madonna in trono col Bambino e i Santi, è possibile osservare un sarcofago romano del III secolo. Sulla destra troviamo poi il Fonte Battesimale, costituito da due parti distinte: la vasca quadrangolare sottostante,  realizzata nel 1267 da Giroldo da Como, ornata con una Deesis (tema raffigurante il Cristo adorato dalla Beata Vergine Maria e San Giovanni Battista) e le Storie di San Cerbone Vescovo e San Regolo – martire – , e l’alzato, realizzato in forma di tempietto e risalente al 1447, sul quale sono raffigurati i profeti maggiori; infine, sulla colonnina quadrangolare è collocata una statuetta di San Giovanni Battista.

Degna di nota è la marmorea Arca di San Cerbone di Goro di Gregorio (1324), uno dei massimi capolavori della scultura gotica italiana, l’urna dove vengono conservate le reliquie del Santo: qui vengono rappresentate alcune scene della vita del Santo ed i miracoli da lui compiuti. Altre opere degne di menzione sono poi la Croce dipinta di Segna di Bonaventura, artista senese operante agli inizi XIV secolo, la copia del Crocifisso ligneo policromo a opera di Giovanni Pisano, oggi trasferito nel Museo di Arte Sacra di Massa Marittima, posta sull’altare di Flaminio Del Turco (1626) e la Crocifissione di Ambrogio Lorenzetti. Infine, vi è la Maestà di Duccio di Buoninsegna (1316), olio su tavola, collocata sull’altare della Cappella laterale di sinistra dedicata alla Beata Vergine Maria.

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La Maestà di Duccio  
La Mensa Conciliare 

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